I Califfi Rettamente Guidati – Hazrat Abu Bakr (ra) & Una Lezione per il Mondo Musulmano in luce agli Eventi Correnti.

Dopo aver recitato il Tashahhud, Ta’awwuz e Surah al-Fatihah, Sua Santità, Hazrat Mirza Masroor Ahmad (aba) ha detto che avrebbe proseguito con i racconti sulla vita di Hazrat Abu Bakr (ra).

Affrontare il dolore per la scomparsa del Santo Profeta (sa)

Sua Santità (aba) ha espresso che la prima difficoltà fu il dolore dovuto alla scomparsa del Santo Profeta (sa). Hazrat Abu Bakr (ra) è stato forse il suo compagno più vicino e lo conobbe sin dall’infanzia. Fu estremamente leale e devoto e amò molto il Santo Profeta (sa), pertanto, sperimentò davvero un grande dolore. Tuttavia, nonostante il dolore, rimase forte, e persino quando in molti fecero fatica nell’accettare la morte del Santo Profeta (sa), egli diede loro conforto e li aiutò a realizzare la realtà.

Sua Santità (aba) ha detto che Hazrat Abu Bakr (ra) recitò il seguente verso del Sacro Corano:

 “E Muhammad è solo un Messaggero. In verità, tutti i Messaggeri sono venuti a mancare prima di lui. E se egli morisse o venisse ucciso, tornerete sui vostri passi? E chi torna sui propri passi non recherà affatto danno ad Allah. Ed Allah ricompenserà certamente coloro che sono grati.” [3:145]

In questo modo, Hazrat Abu Bakr (ra) non solo diede sollievo ai Musulmani, ma affermò anche l’unità di Dio.

Affrontare la questione del Califfato

Sua Santità (aba) ha detto che la seconda più grande difficoltà fu quella di unire i Musulmani in relazione al Califfato. Inizialmente, sembrò che gli Ansar [nativi di Madina] non erano proni ad accettare un Califfo fra i Muhajireen [migranti di Madina] né i Muhajireem erano volenterosi di accettare un Califfo fra gli Ansar. Tuttavia, fu tramite l’eloquenza di Hazrat Abu Bakr (ra) che i Musulmani si unirono sulla questione del Califfato.

La Decisione Inerente all’esercito inviato con Hazrat Usama (ra)

Sua Santità (aba) ha detto che la terza più grande difficoltà fu circa la partenza dell’esercito di Hazrat Usama (ra). Il Santo Profeta (sa) inviò l’armata in Siria in preparazione alla battaglia con i Romani, per paura che avrebbero potuto attaccare gli Arabi. Così, Hazrat Usama (ra) fu inviato con il suo esercito due giorni prima la morte del Santo Profeta (sa). Il Santo Profeta (sa) istruì che nel caso di una vittoria, sarebbero dovuto rimanere sul luogo un po’ di tempo, e di inviare informatori prima dell’arrivo. Quando il Santo Profeta (sa) venne a conoscenza di ciò, si rivolse ai musulmani dicendo che le persone avevano anche messo in dubbio la nomina del padre di Usama (ra) a leader, eppure entrambi erano capaci di guidare ed erano tra le persone più amate dal Santo Profeta (sa). Nonostante la sua salute cagionevole, il Santo Profeta (sa) insistette affinché l’esercito procedesse. Mentre l’esercito si preparava, Hazrat Usama (ra) avrebbe visitato il Santo Profeta (sa) ma a causa della debolezza non sarebbe stato in grado di parlare e avrebbe messo le mani sulla testa di Hazrat Usama (ra) per segnalare che stava pregando per lui.

Sua Santità (aba) ha detto che quando il Santo Profeta (sa) passò a miglior vita, questo esercito ritornò giusto fuori da Medina, nel luogo in cui si prepararono inizialmente. Poi, in seguito all’elezione di Hazrat Abu Bakr (ra) come Califfo, egli disse che la missione del suo esercito sarebbe proseguita come era già stato pianificato. Tuttavia, dopo la morte del Santo Profeta (sa), alcune persone divennero apostati, e alcuni Ebrei e Cristiani iniziarono a percepire i Musulmani come deboli e inferiori di numero. La gente disse a Hazrat Abu Bakr (ra), che ciò era dovuto al fatto che credettero che l’armata di Hazrat Usama (ra) era l’unica rimasta ai Musulmani, che ammontava a 3000 soldati. Perciò, sarebbe stato meglio non inviare l’esercito in battaglia. Ciò nonostante, Hazrat Abu Bakr (ra) rimase risoluto nella sua decisione. Disse che il suo primo atto da Califfo non avrebbe mai potuto essere quello di richiamare l’esercito che fu commissionato dal Santo Profeta (sa) stesso. Disse che anche se avrebbe dovuto affrontare un grave pericolo, non avrebbe cambiato idea. Così, rimase fedele alla decisione presa dal Santo Profeta (sa) e disse che tutti coloro che furono istruiti dal Santo Profeta (sa) di far parte del suo esercito, avrebbero dovuto far ritorno ad esso.

Sua Santità (aba) ha detto che quando l’esercito fu riassemblato alle porte di Madina, Hazrat Abu Bakr (ra) si recò per un’ispezione dello stesso. Richiese a Hazrat Usama (ra) di lasciare Hazrat Umar (ra) con sé affinché potesse assisterlo nelle varie questioni. Hazrat Abu Bakr (ra) poi diede all’esercito dieci consigli: non essere disonesti, non rubare dal bottino di guerra, non rompere i giuramenti, non mutilare i corpi, non uccidere i bambini, gli anziani e le donne, non tagliare o bruciare alberi di datteri o di frutti, non sacrificare gli animali all’infuori del bisogno nutritivo, e se incrociassero un monaco o un prete di lasciarli in pace. Se gli venisse offerto del cibo, di recitare il nome di Dio prima di mangiarlo. Poi disse che avrebbero incrociato delle persone con il capo rasato nel mezzo e i capelli su un solo lato – quelli non sono preti, ma capi Cristiani. Hazrat Abu Bakr (ra) ha detto che dovrebbero essere presi alla sprovvista. Quindi Hazrat Abu Bakr (ra) consigliò ad Hazrat Usama (ra) di fare esattamente come gli era stato ordinato dal Santo Profeta (sa).

Sua Santità (aba) ha detto che l’armata partì ed eventualmente fu vittoriosa. Hazrat Abu Bakr (ra) era estremamente compiaciuto in seguito al loro ritorno a Medina, che si dice ebbe luogo dopo 40-70 giorni. È stato registrato che la bandiera conferita dal Santo Profeta (sa) rimase nella casa di Hazrat Usama (ra) finché non morì.

Sua Santità (aba) ha detto che dopo aver visto il meraviglioso impatto della vittoria ottenuta dall’esercito, persino coloro che inizialmente si opposero all’idea di inviare quest’armata realizzarono la grande saggezza e la veduta che si celava dietro a questa decisione presa dal Califfo.

La questione di coloro che si rifiutarono di pagare la Zakat

Sua Santità (aba) poi narrato della quarta più grande sfida che dovette affrontare Hazrat Abu Bakr (ra), ovvero quella di coloro che si opposero al pagamento della Zakat. È stato registrato che gente proveniente da varie tribù stavano abbandonando l’Islam in seguito alla morte del Santo Profeta (sa). Quando i Musulmani di Quraish videro ciò, iniziarono a vacillare nella loro fede. Hazrat Suhail bin Amr (ra) li consigliò che erano stati gli ultimi ad accettare l’Islam e non avrebbero dovuto essere i primi a diventare apostati, assicurando loro che alla fine l’Islam sarebbe sempre rimasto vittorioso. Questo ha riaffermato la fede dei Quraish, che rimase risoluta.

Sua Santità (aba) ha spiegato che la gente stava diventato apostata per diverse ragioni e in diversi modi. Alcuni abbandonarono la fede completamente, altri accettarono falsi profeti, altri ancora rigettarono questioni tipo le preghiere e la Zakat, mentre altri si rifiutarono di pagare la Zakat dicendo che queste cose erano limitate per il tempo del Santo Profeta (sa).

Sua Santità (aba) ha detto che in relazione a coloro che si opposero alla Zakat, Hazrat Abu Bakr (ra) si consultò con i suoi compagni per decidere se avrebbero dovuto provvedere a delle conseguenze. Alcuni gli consigliarono di includerli fra gli apostati, altri gli consigliarono di prendere azioni severe contro di loro, altri invece gli dissero di provare a farli ragionare affinché potessero tornare a pagare la Zakat. Hazrat Umar (ra) disse che il Santo Profeta (sa) istruì di combattere finché le persone non avrebbero dichiarato che non c’è nessuno Dio all’infuori di Allah, dopo di ché le loro vite e il loro denaro sarebbe stato al sicuro, tranne quello dovuto. Hazrat Abu Bakr (ra) ha detto che avrebbe combattuto contro coloro che hanno trattenuto la Zakat poiché questa è la giusta ricchezza che è dovuta. Su questa spiegazione, Hazrat Umar (ra) accettò e si concordò con Hazrat Abu Bakr (ra).

Sua Santità (aba) ha poi annunciato che avrebbe proseguito con questo soggetto nei sermoni futuri.

Una Lezione per le Nazioni Musulmane in luce alla situazione corrente del mondo

Sua Santità (aba) ha richiamato ancora una volta l’attenzione sulla preghiera per l’attuale stato delle cose nel mondo. Sua Santità (aba) ha pregato affinché i governi vedano la ragione ed evitino spargimenti di sangue. Sua Santità (aba) ha affermato che i musulmani dovrebbero imparare dallo stato attuale del mondo e da come, alla luce dei recenti eventi, il mondo è diventato unito, eppure i musulmani non sono ancora in grado di unirsi nonostante dichiarino lo stesso credo. Paesi come l’Iraq, la Siria e lo Yemen stanno affrontando la distruzione per mano di altri, ma i musulmani non sono in grado di unirsi. Sua Santità (aba) ha pregato affinché il mondo musulmano possa unirsi, cosa che potrà avvenire solo quando accetteranno l’Imam dell’Era. Sua Santità (aba) ha pregato affinché i musulmani si riformino e preghino per il resto del mondo affinché possa essere salvato dalla guerra.

Preghiere Funebri

Sua Santità (aba) ha poi concluso annunciando che avrebbe condotto le preghiere funebri in assenza del seguente membro della comunità deceduto:

Syedah Qasirah Zafar Hashmi moglie di Zafar Iqbal Hashmi di Lahore. Ha risieduto in vari luoghi dopo il matrimonio. Ha servito la Comunità a Lahore. Possedeva molte qualità virtuose ed era in prima linea nel presentare sacrifici finanziari. Lascia il marito, cinque figli e una figlia. Uno dei suoi figli è attualmente prigioniero sulla via di Allah in Pakistan. Sua Santità (aba) ha affermato che lo stato delle cose è tale che un Ahmadi incarcerato non può nemmeno offrire le preghiere funebri, mentre alle persone accusate di crimini efferati viene concesso il permesso. Sua Santità (aba) ha detto che uno dei suoi nipoti, Asim Iqbal Hasmi, sta servendo come missionario nel Regno Unito. Sua Santità (aba) ha pregato affinché la sua progenie portasse avanti le sue virtù e che Allah le conceda perdono e misericordia.

Nota: Il riassunto non vuole sostituire il messaggio di Hazrat Khalifatul Masih V (aba). Ne considera i punti più salienti. Consigliamo dunque di prendervi il tempo necessario per ascoltare il messaggio del venerdì per beneficiare pienamente della guida illuminata di Hazoor Anwar (aba).

Alislam.it si assume la piena responsabilità per eventuali errori o problemi di comunicazione e la qualità della traduzione italiana di questa sinossi del messaggio del venerdì.

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